La mascherina chirurgica, nota anche come maschera medica o maschera facciale per uso medico, è un presidio destinato a essere indossato dagli operatori sanitari durante un intervento chirurgico o altre attività in ambito sanitario al fine di evitare la dispersione di agenti patogeni (quali ad esempio batteri o virus) dispersi in goccioline liquide (droplets) e aerosol che possono fuoriuscire dalla bocca e dal naso di chi la indossa. Le mascherine chirurgiche sono formate da due o tre strati di tessuto non tessuto (Tnt) costituito da fibre di poliestere o polipropilene.
Tipicamente, lo strato esposto all’esterno è costituito da un materiale di tipo spun bond (un tessuto non tessuto usato nel settore automobilistico e industriale) con eventuale trattamento idrofobo, che ha la funzione di conferire resistenza meccanica alla mascherina e proprietà idrofoba. Lo strato intermedio è costituito da Tnt prodotto con tecnologia melt blown e costituito da microfibre di diametro 1-3 micron; questo strato svolge la funzione filtrante.
Un eventuale terzo strato, tipicamente in spun bond, è a contatto con il volto e protegge la cute dallo strato filtrante. Capacità filtrante: pressoché totale verso l’esterno (superiore al 95% per i batteri), mentre hanno una ridotta capacità filtrante dall’esterno verso chi le indossa, di circa il 20%, principalmente dovuta alla scarsa aderenza al volto. Se ben indossate, sono molto efficaci nell’impedire a chi le indossa di contagiare altre persone.